Violenza sessuale: arrestato Paolo Massari, ex assessore della giunta Moratti

La vittima è stata soccorsa davanti a casa sua dopo essere fuggita seminuda coi vestiti strappati e ha denunciato il presunto aggressore; il giornalista Mediaset ed ex assessore al Comune di Milano Paolo Massari, che aveva chiuso la sua carriera politica dimettendosi per le accuse di molestie di due donne. Ora è a San Vittore in attesa dell’interrogatorio del Gip.

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Paolo Massari, giornalista Mediaset, ex assessore all’Ambiente del Pdl nella giunta milanese dell’allora sindaco Letizia Moratti, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di violenza sessuale. A denunciarlo è stata una donna, una professionista cinquantenne, scappata dalla casa di Massari, in zona Nino Bixio a Milano, seminuda e con i vestiti strappati. I sanitari sono stati chiamati sabato sera intorno alle 22 da due ragazzi che hanno prestato la prima assistenza alla donna, che chiedeva aiuto per strada. L’hanno portata alla clinica Mangiagalli. È lì che ha raccontato di essere rimasta vittima di una trappola tesa dall’uomo con cui era uscita e con il quale non aveva nessuna relazione in corso; un invito per un aperitivo finito – secondo l’accusa – con uno stupro. I medici hanno confermato la presenza di segni compatibili con la violenza. La donna, una vecchia amica, ha fatto subito il nome di Paolo Massari e gli agenti sono andati ad arrestarlo poco dopo. Secondo la denuncia della vittima, Massari, 54 anni, dopo l’aperitivo ha chiesto alla donna di passare dal garage di casa sua per lasciare il motorino per poi andare a cena; lì però, sempre secondo la denuncia, è diventato di colpo aggressivo, ha abbassato la saracinesca e ha costretto la conoscente a un rapporto sessuale. Paolo Massari non ha negato il rapporto con la donna, sua coetanea, ma si è difeso dicendo che lei era consenziente. Gli agenti però non gli hanno creduto e lo hanno portato a San Vittore dove è in attesa dell’interrogatorio del gip per la convalida del provvedimento. Massari non è nuovo a vicende di questo tipo. Nel 2010 si era dovuto dimettere da assessore travolto dalle accuse di molestie mosse a suo carico da due donne; una dipendente comunale e una diplomatica norvegese. Si difese ammettendo comportamenti “eccessivi” ma non violenti. Chiusa la sua esperienza politica aveva ripreso l’attività giornalistica nel gruppo Mediaset.

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