Appartamenti a Tangeri, Marbella e Desio, oltre a un negozio in Brianza e a 200 mila euro depositati su un conto corrente svizzero: sono queste le proprietà immobiliari e non (valore complessivo pari a circa 2 milioni di euro) sequestrate dal nucleo Economico-Finanziario della Guardia di Finanza di Varese a una coppia di pregiudicati, condannati nel recente passato per reati fallimentari e tributari. I due che, negli ultimi anni avevano dichiarato redditi praticamente nulli avevano reinvestito così gli ingenti profitti illecitamente accumulati nel corso del tempo. Il denaro, infatti, era stato progressivamente trasferito, attraverso numerose operazioni, in territorio elvetico per essere poi ripulito e reinvestito. A gestire tutte le operazioni era un avvocato – uomo di nazionalità italiana, ma residente in Svizzera – che ha messo a disposizione degli indagati alcune società costituite nelle quali far confluire le disponibilità finanziarie derivanti dai reati commessi in Italia. Proprio attraverso questo sistema, gli indagati hanno potuto acquistare, mediante l’interposizione di una società di diritto elvetico, un appartamento in un lussuoso residence a Marbella (Spagna) e altri due immobili a Desio. Le somme di denaro (oltre 650 mila euro), dopo essere transitate su conti correnti di società off shore con sede principalmente a Dubai, sono poi rientrate in Svizzera attraverso vari bonifici per essere reinvestite. Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno rivelato come i due pregiudicati eseguite, in un’occasione, siano anche ricorsi al servizio di uno “spallone”, un uomo procurato sempre dallo stesso avvocato che si è occupato di trasportare in auto, all’interno di un borsone da viaggio, l’ingente somma di 700 mila euro per poi depositarla sui conti correnti elvetici che gli erano stati indicati. Il procedimento penale relativo alla vicenda vede anche altre 9 persone indagate a piede libero perché ritenute responsabili a vario titolo di riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. (MiaNews)