Ats Milano, nei primi mesi del 2020 morti 5.550 over 70 in più della media

All'interno delle Rsa la mortalità totale nel periodo è stata pari al 22%, circa 2,5 volte più elevata di quella degli anni precedenti.

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Nei primi quattro mesi del 2020, durante la pandemia Covid19, nella popolazione di Ats Milano con più di 70 anni di sono osservati circa 5.500 decessi in più rispetto alla media dei decessi degli anni precedenti, di questi il 46% si sono verificati nelle Rsa. Il dato è contenuto nella ricerca sulla ‘Valutazione degli eccessi di mortalità nel corso dell’epidemia Covid19 nei residenti delle Rsa’, condotta dall’Ats Città metropolitana di Milano presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella sede Ats di corso Italia. All’interno delle Rsa la mortalità totale nel periodo è stata pari al 22%, circa 2,5 volte più elevata di quella degli anni precedenti. La rete delle Rsa del territorio Ats Città Metropolitana Milano è costituita da 162 strutture che ospitano contemporaneamente oltre 16 mila persone. Lo studio è stato presentato dal dg di Ats Milano Walter Bergamaschi, da Antonio Russo dell’Unità di Epidemiologia e Vittorio Demicheli direttore sanitario Ats Milano. “In questi terribili mesi abbiamo condotto anche un’attività di monitoraggio con i gestori”, ha spiegato Bergamaschi e “quello che presentiamo è il primo studio probabilmente in Italia che valuta e studia la mortalità in queste strutture”. Un rapporto con “dati consolidati e attendibili” da cui emerge “un aumento di mortalità assoluta” durante i primi mesi della pandemia. Anche se, è stato precisato non è possibile attribuire al Covid19 tutti i decessi, ma il virus ha piuttosto avuto un impatto sul sistema in generale colpendo “le fragilità”. Con questo studio, ha proseguito ancora Bergamaschi “ci piacerebbe che si riesca a capire profondamente cosa ha funzionato meno e cosa di più” “perché” è nostro dovere che si e si dovesse ripresentare” una situazione analoga “il sistema sappia cosa fare” . In generale, è stato spiegato durante la conferenza stampa” le strutture piccole con pazienti in camere singole hanno avuto una capacità di isolamento diversa. Le strutture più grandi sono state più esposte ai rischi”. Secondo il direttore sanitario De Micheli bisogna ripensare il modello assistenziale delle Rsa a livello generale “investendo molto di più non solo in termini economici ma anche di cultura e formazione”.

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