“Oggi in Giunta andranno le nuove regole per le Rsa, riprendiamo l’apertura delle Rsa con delle regole molto rigide, nessun positivo verrà collocato all’interno delle Rsa e verrà messo invece in una struttura sanitaria”: lo ha anticipato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera a margine del Consiglio regionale. Gallera ha spiegato che la delibera prevede “regole molto precise”. “A ciascun anziano che vuole entrare nelle Rsa verrà fatto a domicilio sia il tampone che il test sierologico e a secondo dell’esito” sarà valutato il suo ingresso o meno nella residenza . In caso di positività infatti “verrà collocato in una struttura sanitaria in attesa che gestisca la situazione”. E lo stesso è previsto per gli ospiti che tornano nelle Rsa dopo degenze in ospedale per qualsiasi altro problema di salute. “Prima di rientrare si farà non solo una valutazione clinica, ma anche un tampone per capire se mantiene una condizione di negatività”. A chi gli chiedeva se con questa nuova delibera di fatto venga anche riconosciuto un errore da parte dalla Regione nella gestione della situazione nelle Rsa durante gli scorsi mesi di emergenza Covid, Gallera ha replicato: “La delibera dell’8 marzo aveva un approccio diverso” ed “è stata una delibera fondamentale che ci ha consentito di arginare la situazione e dare delle risposte perché ha trasformato tutti gli ospedali in ospedali Covid, ampliando i posti letto. Inoltre ha liberato posti letto per persone che altrimenti non sapevamo dove mettere e sarebbero rimaste al proprio domicilio, ne abbiamo collocati più di 3 mila in posti letto extra ospedalieri idonei a gestire pazienti con determinate caratteristiche”. E quanto successo nelle Rsa, ha detto ancora l’assessore è piuttosto “una fotografia drammatica di situazioni estremamente fragili” che “rigurada complessivamente il mondo e non solo la Regione Lombardia”.