I familiari delle vittime del virus in Lombardia pronti con una valanga di denunce

Mercoledì le prime cinquanta saranno presentate alla Peocura di Bergamo ma il gruppo Facebook “Noi Denuncermo” raccoglie oltre 55 mila iscritti. “Stiamo con medici e infermieri - precisa il coordinatore Luca Fusco - il problema è complessivo. Vogliamo la verità”.

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Sono cinquanta le prime denunce che verranno presentate mercoledì alla Procura di Bergamo, ma il numero è destinato a salire rapidamente: il gruppo Facebook che raccoglie i parenti delle vittime del Covid in Lombardia conta infatti oltre 55 mila iscritti. Si leggono storie del calvario di migliaia di persone, molte delle quali forse si sarebbero potute salvare. Si chiama “Noi denunceremo” ed è presieduto da Luca Fusco, commercialista di Brusaporto, nella Bergamasca. L’epidemia gli ha portato via il padre, Antonio. Gli esposti sono firmati da chi ha perso genitori, fratelli, parenti vicini morti negli ospedali, nelle Rsa o in casa, lasciati senza cure nonostante telefonate disperate ai centralini di soccorso, ai numeri verdi regionali. Il coordinatore di Noi Denunceremo precisa che “nelle indagini penali la responsabilità è personale. Per questo nei nostri esposti abbiamo sempre specificato che il personale sanitario non c’entra, noi stiamo con medici e infermieri. Il problema è complessivo – dice al Corriere della Sera – e consiste nel fatto, tra i tanti, che di ambulanze ce ne fossero 100 quando ne servivano 500, oppure nella carenza di posti letto che a lungo non ci sono stati: quello che chiediamo è la verità”.

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