Patrizia Baffi, consigliere lombardo di Italia Viva eletta tra le polemiche a presiedere la commissione d’inchiesta regionale sul covid-19, ha rassegnato e formalizzato le dimissioni dall’incarico. Lo si apprende da fonti di Palazzo Pirelli. Intanto anche il Movimento 5 Stelle, dopo il Pd, ha formalizzato il ritiro dei suoi tre consiglieri dalla commissione. Le principali forze di opposizione in consiglio regionale avevano annunciato l’abbandono della commissione subito dopo la nomina alla presidenza proprio di Patrizia Baffi, la consigliera eletta con i voti della maggioranza di centrodestra.
“Poiché credo fermamente nell’importanza della Commissione d’Inchiesta, che avrà il compito di fare chiarezza sull’emergenza sanitaria che ha tanto segnato la nostra regione e le nostre vite e che dovrà anche portare all’avvio di un percorso di revisione della riforma sanitaria regionale, per sanare le carenze del sistema e superare le debolezze che sono emerse in questi mesi, con la presente rassegno le mie dimissioni dalla carica di Presidente a far data da oggi, nella speranza che ciò possa contribuire a ristabilire un clima favorevole allo svolgimento dell’importante lavoro che ci aspetta. Per il buon esito dei lavori della Commissione d’inchiesta ritengo fondamentale la partecipazione e il contributo diretto di tutti i rappresentanti delle minoranze, senza i quali non ha nemmeno senso avviare e far partire la Commissione”. È quanto scrive Patrizia Baffi (Italia Viva) nella lettera indirizzata al Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi.