Dalla provincia di Lodi gestivano un traffico illecito e clandestino di cuccioli di cane di diverse razze come bulldog francesi, barboncini e chihuahua, provenienti dall’est Europa, privi di sistemi identificativi nonché di qualsiasi certificazione sanitaria e di trasporto.
Il nucleo forestale dei carabinieri di Lodi ha eseguito quattro misure cautelari (un arresto domiciliare e tre obblighi di dimora) nei confronti di un 49enne domiciliato a Villanova del Sillaro (Lo), di un 54enne residente a Cerro al Lambro (Mi), di un’altra 49enne, sempre di Villanova del Sillaro, e infine di un uomo di 57 anni residente a Melegnano (Mi).
Ai quattro sono stati contestati anche i reati di maltrattamento animali, frode in commercio, falso e ricettazione.
Ma nell’operazione “Nati in Casa” – questo il nome scelto per l’indagine che fa riferimento ai numerosi annunci pubblicati su siti web in cui gli esemplari in vendita venivano descritti come “cani italiani certificati” con documenti individuali contraffatti – ci sarebbero almeno altri cinque soggetti indagati. Durata oltre un anno, l’attività d’indagine dei carabinieri lodigiani ha ricostruito una rete di contrabbando capace di importare sul territorio nazionale centinaia di cuccioli: animali provenienti dall’Ungheria e trasportati, nascosti nei portabagagli delle vetture, per viaggi superiori anche ai mille chilometri. Come rilevato dagli inquirenti, le condizioni estreme affrontate nel corso del viaggio hanno causato, in più di un’occasione, la diffusione di gravi patologie tra i cuccioli portando talvolta anche alla loro morte. Cosa che, però, poco interessava ai trafficanti preoccupati solo di incassare il prima possibile il denaro per gli animali venduti. Il costo di un singolo esemplare poteva variare, a seconda della razza, tra i 500 e i 700 euro.
Giunti in Italia, i cuccioli venivano subito consegnati agli ignari acquirenti direttamente in strada, o fissando un incontro in centri commerciali. Gli animali erano sempre accompagnati dai documenti falsi che ne attestavano la nascita in Italia. L’intervento dei militari ha permesso di sequestrare 36 esemplari, affidati ora ad associazioni di tutela animali prima dell’adozione da parte di privati. Cinque, purtroppo, sono deceduti poco dopo l’intervento per via delle patologie connesse all’assenza di profilassi sanitaria.

 

Lodi, la tratta dei cuccioli: cani dall’est Europa chiusi nel bagagliaio

Chiusi nel retro delle vetture, i poveri animali viaggiavano per più di mille chilometri in condizioni pessime dall'est Europa fino agli ignari acquirenti, disposti a pagare tra i 500 e i 700 euro per esemplare. Spesso arrivavano malati, cinque purtroppo i decessi tra i piccoli di cane. Gli annunci online, la compravendita direttamente per strada.ARTICOLO COMPLETO AL LINK >>> https://www.radiolombardia.it/2020/06/03/lodi-la-tratta-dei-cuccioli-cani-dallest-europa-chiusi-nel-bagagliaio/

Publiée par Radio Lombardia sur Mercredi 3 juin 2020

 

(MiaNews)

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