Valtellina, Val Masino, Val Malenco, Aprica: il ponte del 2 giugno è, in alcuni casi, un delirio. Le località della provincia di Sondrio sono state prese d’assalto da migliaia di persone con parcheggi strapieni, code, passeggiate e vie dei paesi pieni come a ferragosto. Le zone più affollate sono quelle della bassa valle, le più vicine a Milano, Lecco, Como e alla Brianza; la Val Masino in particolare, ma anche Chiesa e la Val Malenco. In alta valle si sono riempite invece le seconde case e l’afflusso dei turisti di giornata è meno intenso anche se il traffico sulla statale 38 è intenso da venerdì scorso fino a Bormio. In Val Masino la polizia è stata costretta a rimandare indietro molti veicoli. Pieni il passo del Mortirolo, con un via vai di ciclisti impressionante, il Tiranese, Teglio. Presenze record che hanno ridato ossigeno alle casse di bar e ristoranti. Il rovescio della medaglia è la difficoltà di far rispettare il distanziamento e la propensione, per molti a non indossare la mascherina, come confermato da diversi sindaci alla stampa locale. Il primo cittadino di Chiesa, Renato Petrella, per esempio, lo ha scritto sulla pagina Facebook del Comune: “sostanzialmente la gente si sta comportando bene ma in tanti non rispettano le regole; la montagna è aria pura ma non vuol dire che il virus non sia in giro”.
2 giugno, assalto alla Valtellina: code, folla e in tanti senza mascherine
Record di presenze nelle località di montagna della provincia di Sondrio: “Mai vista tanta gente per il ponte della Festa della Repubblica”. Intasamenti in Val Masino. Il sindaco di Chiesa: “Tanti senza mascherina e distanziamento difficile da far rispettare”.