Secondo il direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano, il dottor Alberto Zangrillo, “clinicamente il virus non esiste più”. Lo ha detto ieri in tv a “1/2 ora in più”. “Circa un mese fa sentivamo epidemiologi temere a fine mese-inizio giugno una nuova ondata e chissà quanti posti di terapia intensiva da occupare. In realtà il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Questo lo dice l’università Vita e Salute San Raffaele, lo dice uno studio del direttore dell’Istituto di virologia Clementi, lo dice il professor Silvestri della Emory University di Atlanta”.
Replica il coordinatore del Comitato tecnico scientifico del governo, Agostino Miozzo: “Ammesso e non concesso che affermazioni simili siano supportate da informazioni scientifiche, e al momento non ce ne sono evidenze, parole così superficiali e fuorvianti sono decisamente pericolose in un momento così critico di passaggio da una fase di lockdown che ha riguardato non solo l’Italia ma il mondo intero”. Voler passare da un lockdown totale a un ‘liberi tutti’, ribadisce Miozzo, “è preoccupante e pericoloso”. “Saremo tutti felici di condividere le geniali intuizioni del dottor Zangrillo, ma fino a prova contraria la scienza dice altre cose. Anche perché – sottolinea il coordinatore del Comitato tecnico scientifico – oggi ci sono ancora 80 morti e centinaia di nuovi casi, di cui più del 50% proprio nella regione del professor Zangrillo”. Forse, conclude Miozzo, Zangrillo “voleva dire che quello che c’è oggi in Italia è il frutto del buon lavoro dei medici e degli infermieri, della tenuta del sistema sanitario e degli effetti del lockdown”.
Zangrillo, “Il coronavirus clinicamente non esiste più”
Il Comitato Tecnico Scientifico: "Parole fuorvianti e pericolose"