Ergastolo confermato dalla Corte d’assise d’appello di Milano, con rito abbreviato, per Alessandro Garlaschi, il tranviere accusato del brutale omicidio di Jessica Valentina Faoro, la ragazza di 19 anni che venne uccisa con 85 coltellate il 7 febbraio 2018 nell’appartamento dell’uomo in via Brioschi. Garlaschi, ora 41enne, uccise la giovane, alla
quale aveva offerto una stanza in cambio di lavori domestici, per il rifiuto di lei alle sue avance. Tentò anche di bruciarne il corpo. “Avergli dato l’ergastolo non è sufficiente per quel che ha fatto”. Sono le parole con cui Anna Maria Natella, mamma di Jessica. “E’ stata fatta giustizia e per questo Jessica almeno potrà stare tranquilla. La tristezza c’è sempre – ha aggiunto – e nulla potrà ridarmi quel che ho perso”.
Garlaschi in collegamento video dal carcere all’udienza di ieri ha chiesto “scusa” per quel che ha fatto e ha aggiunto rivolgendosi alla Corte: “Se mi fate uscire e mi fate ritornare a una vita normale, lavorerò e risarcirò il danno”. A riferire delle parole dell’imputato è il difensore, l’avvocato Francesca Santini, sottolineando come il suo assistito mancasse “di lucidità”. Il legale, che si è visto respingere la richiesta di una perizia per accertare la capacità di intendere e volere dell’uomo al momento del fatto e la capacità di stare in giudizio ha affermato: “Riproporremo l’istanza in Cassazione. Impugneremo la sentenza dopo aver letto le motivazioni”.