Erano le 10.12 del 28 maggio 1974 quando nella centrale piazza della Loggia a Brescia fu fatta esplodere una bomba nascosta in un cestino portarifiuti mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista. L’attentato provocò la morte di 8 persone e il ferimento di altre 102. Dopo molti anni di indagini, depistaggi e processi, vennero riconosciuti colpevoli e condannati alcuni membri del gruppo neofascista ordine nuovo. Oltre alle otto vittime di quel giorno oggi vengono ricordate anche due bresciani in particolare morti per covid in questi mesi: Anna Rizzi che rimase ferita nel l’attentato e Alberto Bottardi che 46 anni fa perse la sorella. Ricordo particolare poi per la figura dell’ex sindaco di Brescia Cesare Trebeschi, scomparso recentemente e cugino di Alberto, una delle vittime della Strage di Piazza della Loggia.