Codacons, caos in Lombardia sui test sierologici

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“Continua il caos relativo ai test sierologici in Regione Lombardia; tra test a campioni gratuiti annunciati dal Ministero della Salute su 150mila persone scelte a campione, a base volontaria, alla decisione delle ATS di individuare chi deve o non deve sottoporsi al test; alla proliferazione di laboratori privati che propongono (a pagamento) la possibilità di sottoporsi a test più o meno affidabili a chiunque”. Lo scrive il Codacons. La questione, sottolinea l’associazione dei consumatori,  investe anche la tipologia di test sierologico, non solo la quantità di test effettuati.
“Per il personale sanitario, in questo momento, vi sono enormi dubbi sui test scelti: infatti essi sono di fatto test quantitativi solo su anticorpi IGG (ovvero rilevano solo tali anticorpi di fase tardiva che siano presenti, peraltro, solo in quantità piuttosto elevata).
L’enorme rischio è che moltissimi sanitari, che hanno contratto il Covid-19 in passato, possano risultare negativi a tale test sierologico”.
“Ancora tanti dubbi che dimostrano la inefficiente e negligente gestione della situazione sanitaria in Lombardia, soprattutto con riferimento alle persone più esposte al Coronavirus. – afferma il Presidente Marco Donzelli – molti operatori sanitari, asintomatici, che magari sono nella fase precoce della malattia ed hanno solo anticorpi IGM e non ancora IGG, potrebbe risultare negativi a tale test ma essere in grado di diffondere il contagio.
Non ci sono più alternative, bisogna procedere al commissariamento della Regione Lombardia per motivi sanitari e procedere il più rapidamente possibile.”

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