Messa aperta ai fedeli, commozione a Nembro e Alzano

Nei due paesi della bergamasca epicentro dell'epidemia sono state ricordate le numerose vittime.

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Commozione ed emozione per potersi finalmente ritrovare ieri per la celebrazione della Messa sono stati i sentimenti condivisi tra i fedeli di Nembro e Alzano, i due paesi bergamaschi epicentro dell’epidemia da coronavirus. A Nembro la Messa è stata dedicata soprattutto alle famiglie. Presenti un centinaio di persone, tutte regolarmente distanziate. “Sono molto agitato e contento. È una gioia grande essere di nuovo qui insieme nella celebrazione del popolo di Dio che si riunisce”, ha esordito il parroco, don Antonio Guarnieri, rivolgendo più volte un ricordo ai tanti residenti che sono deceduti a causa della pandemia e alle famiglie toccate da quei lutti. In un clima di composta serenità, anche la basilica di Alzano ha spalancato il portone centrale per la prima celebrazione domenicale con il popolo. Nella Messa il ricordo di don Mario Donadoni, originario del paese e a servizio della diocesi di Prato, morto durante l’emergenza. Presenti, a debita distanza tra loro, 130 fedeli.

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