Il Comune di Milano si farà promotore di una Summer school per la realizzazione di attività ludico-ricreative e di crescita dei bambini e dei ragazzi milanesi durante i mesi estivi.
L’obiettivo dell’Amministrazione, che oggi ha approvato gli atti di indirizzo – spiegano da palazzo Marino – è creare una mappatura delle iniziative proposte dalle realtà educative, culturali e sportive del Comune di Milano, dagli operatori privati che operano in convenzione con l’Amministrazione, dagli oratori e dalle altre istituzioni pubbliche e private. Le famiglie potranno in questo modo individuare più facilmente l’offerta che per proposta, interesse e localizzazione risponde meglio alle loro esigenze.
In coerenza con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio, che prevede la possibilità di svolgere questo tipo di attività, il calendario della Milano Summer School – spiega ancora il Comune – riguarderà i mesi di giugno, luglio e agosto. Per coinvolgere i soggetti interessati, il Comune lancerà una ‘call’ a cui gli operatori potranno rispondere presentando all’Amministrazione una proposta coerente con le linee guida allegate al Dpcm del 17 maggio. Potranno inoltre essere messi a disposizione gratuitamente spazi e aree verdi in favore degli operatori per organizzare iniziative per bambini e adolescenti, mediante specifiche procedure selettive, anche promosse dai Municipi. Verificate le offerte sulla mappa, le famiglie potranno rivolgersi direttamente ai soggetti promotori delle attività, come pure iscriversi ai servizi offerti in maniera diretta dal Comune.
La Giunta ha infatti approvato anche le linee di indirizzo per la realizzazione dei Centri Estivi 2020 dedicati ai minori delle Scuole Primarie e speciali che si svolgeranno, dal 29 giugno al 7 agosto, in 41 sedi individuate tra i plessi scolastici cittadini.
Nella formazione delle graduatorie per l’accesso ai centri estivi comunali, in considerazione della situazione di emergenza, la Giunta ha agevolato con un punteggio maggiore i bambini con i entrambi i genitori lavoratori. La precedenza verrà in ogni caso assegnata alle famiglie residenti nel Comune di Milano. Anche per le attività non gestite direttamente dal Comune, qualora le domande superassero il numero di posti disponibili, dovranno essere previsti criteri di selezione che tengano conto, per esempio, della condizione di disabilità dell’utente, della fragilità del nucleo familiare, ma anche dell’impegno lavorativo dei genitori. “La città – spiega l’assessora all’Educazione Laura Galimberti – riparte e pensa anche ai bambini, al loro svago e alla socializzazione negata in questi mesi di emergenza sanitaria. La salute resta una priorità e la responsabilità di ciascuno aiuterà la buona riuscita di ogni progetto, ma la Giunta si è impegnata con il Sindaco per poter offrire alle famiglie una pluralità di occasioni, con una regia forte per le proposte degli operatori pubblici e privati che sono la trama del tessuto della città. Non vogliamo tagliare i servizi alle famiglie, anche in questo periodo di inedita difficoltà del bilancio, offriremo perciò i Centri estivi comunali, un tassello significativo della grande mappa della Summer School, con un’attenzione particolare ai bambini più fragili e al lavoro dei genitori”.