Coronavirus, primi indagati nel bresciano per la gestione dell’emergenza

La conferma questa mattina dal procuratore generale presso la Corte d'Appello di Brescia, Guido Rispoli.

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Tra i vari fascicoli aperti nelle varie Procure del Distretto di Corte d’appello di Brescia ce ne sarebbero alcuni anche a Modello 21, ossia con degli indagati. A dare la notizia è stato lo stesso procuratore generale Guido Rispoli, che ha voluto specificare come l’iscrizione nel Registro degli indagati “non comporta in alcun modo una valutazione di responsabilità della persona iscritta che si compie solo alla fine delle indagini”.
I fascicoli sono “eterogenei”, ha spiegato Rispoli, ovvero vi sono anche quelli contro ignoti, quelli relativi a fatti non costituenti notizie di reato e quelli riguardanti esposti anonimi. Questo per la modalità con cui sarebbero giunte le notizie nella procure: denunce specifiche, esposti e segnalazioni di natura generica presentati dai parenti delle persone decedute, da coloro che si sono infettati in ospedale o in Rsa e che hanno denunciato la mancata adozione di misure preventive, ma anche dal personale medico che ha contratto il Covid-19 per l’assenza di misure di prevenzione.
I fascicoli con indagati non sarebbero presenti proprio a Brescia, ma in altre Procure del distretto tra cui le procure di Cremona, Bergamo e Mantova.

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