Livraga nel Lodigiano potrebbe essere stato il primo focolaio? E’ la domanda che si è posto Lorenzo Vignati, consigliere comunale di minoranza che ha scoperto che in un cantiere del paese tra l’8 e il 19 febbraio era presente una persona risultata poi positiva al Covid-19. Nel cantiere Akno operano alcune aziende che hanno avuto commesse per la costruzone di un polo logistico, tra queste la Garc di Carpi (Mo). Giorgio Gallinzoni, 62 anni, uno dei soci lavora a Livraga dall’8 al 19 febbraio giorno in cui si sente male e torna a Carpi. Viene ricoverato e individuato come positivo a Modena, muore all’Ospedale di Sassuolo il 23 marzo. A quanto si è appreso le aziende, sia Akno che Garc, non avrebbero avvisato nessuno, quantomeno nulla sapeva il Sindaco di Livraga che in tal senso è stato sollecitato dal consigliere Vignati che ha chiesto in streaming, durante l’ultimo Consiglio comunale al primo cittadino: “Ha ricevuto notizie di positivi tra il 19 e il 26 febbraio?” “Ha ricevuto notizie di positivi da aziende operanti a Livraga, in quelle date?” La risposta è stata no. C’è un altro aspetto inquietante, nel cantiere Akno lavora una persona che giocava a calcio con Mattia (l’oramai celebre paziente 1). Possibile che Mattia sia stato contagiato da questa persona che i primi di febbraio era a contatto con Gallinzoni della Garc? Se Akno sapeva come mai non ha sospeso il cantiere? Garc ha avvisato che il 25 febbraio un suo socio/lavoratore era positivo al Covid? Gallinzoni ha lavorato a Livraga per tre settimane venendo in contatto con almeno 250 persone come riporta il Resto del Carlino. http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/coronavirus-manager-contagio-1.5045180
L’intervista al consigliere comuale di Livraga, Lorenzo Vignati,
Della vicenda si sta interessando Simone Verni, consigliere regionale M5S: “Ricevuta la segnalazione, ho reputato che vi fossero elementi utili per ricostruire la dinamica del contagio, anche perché Livraga, ad oggi, non compare nella mappa elaborata dalla task force di Regione Lombardia.
In quel cantiere dove lavorava l’imprenditore carpigiano, primo contagiato da Covid del territorio modenese e purtroppo scomparso nei giorni scorsi, lavoravano centinaia di persone e il virus era dunque già presente nei 15 giorni antecedenti il 19 febbraio, data in cui lo stesso ha accusato i primi sintomi. Per quanto di mia competenza, depositerò nei prossimi giorni una richiesta ad ATS Città Metropolitana per richiedere se e quali informazioni erano in suo possesso relativamente a questo caso e se siano state adottate tutte le misure necessarie per circoscrivere il fenomeno e mappare i contatti”.