Fontana: troppe ‘apericene’, così chiudiamo i locali. Sala: casi limitati

La gente al bar o in giro per aperitivi e cene rischia di portare alla chiusura di alcuni locali, per Fontana. Per Sala invece va tutto bene.

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Il presidente della Regione e il sindaco di Milano o vedono cose diverse o le interpretano in modo diverso oppure devono rifarsi gli occhiali. La gente al bar o in giro per aperitivi e cene rischia di portare alla chiusura di alcuni locali, per Fontana. Per Sala invece va tutto bene. Ecco le rispettive dichiarazioni di oggi sui primi giorni di riapertura. “Questi due giorni è andata meglio di come immaginassi perché ho visto che c’è stata da parte della maggior parte dei cittadini un grande rispetto di tutte le regole” quindi “direi bene”, ma “purtroppo ci sono ancora delle piccole sacche che mi inducono a dire che ci sono delle attività nelle quali non riusciamo ad avere una convinzione sufficiente” ovvero “troppi ‘apericene’, troppi bar sommersi di persone” e “questo non va assolutamente bene. Lo ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana nel corso di un’intervento su Rai Uno. “E’ chiaro che se la cosa dovesse continuare saremo costretti a chiudere quelle attività”. “Noi abbiamo dato certe regole, se non vengono rispettate e la gente sia ammassa in un bar non potremo continuare a lasciare quella libertà”, ha poi concluso. Parlando a 7Gold ha aggiunto: “I risultati arriveranno con un comportamento che deve continuare ad essere serio e saggio. I rischi possono derivare dalle piccole follie che ogni tanto la gente fa”, ha detto il presidente. “Credo che alcune foto di bar pieni di gente che fa l’aperitivo o di città lombarde con gente accalcata” rappresentino “comportamenti che non possiamo permetterci”. “Rischiano di farci tornare indietro e rovinare anche l’economia – ha concluso il governatore, perché se “se c’è qualche ripartenza preoccupante del virus, saremo costretti a chiudere anche le attività economiche”. Diametralmente opposta la visione del sindaco Beppe Sala: “I casi di assembramento di giovani sono ancora limitati” e secondo il sindaco Giuseppe Sala non giustificano un’eventuale “chiusura” al momento. “Io sono stato il primo a riprendere un po’ i ragazzi e richiamarli all’attenzione e al comportamento, perché questo della riapertura è un buon investimento per tutti e ci serve. Da qua a dire che per quello che abbiamo visto bisogna immaginare di chiudere, direi di no. Mi paiono casi ancora limitati”, ha spiegato Sala questa mattina intervistato a “Non è un paese per giovani” su Rai Radio 2.

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