A Milano riapre l’85% dei parrucchieri e il 60% dei centri estetici

Accornero (Unione Artigiani): "Per gli altri si presenta la difficoltà di reperire i dispositivi indicati dai protocolli come obbligatori, mascherine e guanti."

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L’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza stima che a Milano città circa l’85% degli acconciatori abbia riavviato l’attività stamane, con percentuali che scendono un po’ nell’hinterland e in Brianza (70% circa). Più timida, secondo l’associzione, la risposta al via libera del settore estetica quasi ovunque, per una media tra milanesi e brianzoli che si attesta tra il 50 e il 60%. “Unione Artigiani si è battuta con successo – commenta il segretario generale Marco Accornero – per convincere Governo e Regione Lombardia a consentire la riapertura ai parrucchieri e agli estetisti e la risposta sembra premiare l’accoglimento delle nostre istanze.” “Certo – prosegue Accornero – occorre considerare che la certezza di poter riavviare i saloni e soprattutto le linee guida ufficiali da seguire sono giunte con pesante ritardo, di domenica sera, a pochissime ore dal giorno annunciato per poter tornare a lavorare. Solo coloro che in settimana avevano deciso di crederci, investendo in una ripartenza ancora aleatoria, stamattina erano pronti ad aprire. E con loro i clienti, che avevano preso appuntamento confidando in una decisione positiva delle istituzioni. Per gli altri si presenta la difficoltà di reperire i dispositivi indicati dai protocolli come obbligatori, mascherine e guanti soprattutto, e ciò comporta un disagio evidente che doveva essere previsto da chi governa, mettendo a disposizione per tempo gli indispensabili strumenti di sicurezza richiesti da decreti e ordinanze.” “Si poteva e si doveva fare meglio – conclude Accornero -, ma ora occorre assistere il settore agevolando l’approvvigionamento dei dispositivi obbligatori con celerità e a prezzi calmierati. Unione Artigiani, tramite la controllata Upi Servizi, ha da tempo organizzato convenzioni con fornitori affidabili, consigliando le singole realtà anche sotto il profilo dell’adeguamento normativo al Documento di valutazione dei rischi. Dopo lunghe settimane, mesi, di chiusura forzata comunque gli artigiani acconciatori ed estetisti si stanno rimboccando le maniche con l’auspicio di tornare al più presto alla normalità.”
red

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