La Polizia Scientifica ha fatto dei rilievi nell’appartamento sotto quello di Silvia Romano, cooperante italiana rapita in Kenya nel 2018 e liberata il 9 maggio scorso. I vicini avrebbero trovato dei cocci di vetro sospetti vicino ad una finestra. Intanto ieri sera un egiziano è stato bloccato mentre tentava di intrufolarsi nel palazzo per dimostrare la propria solidarietà a Silvia. “Se non ci foste voi starebbe molto meglio” così Francesca Fumagalli, madre di Silvia, ha risposto così ai cronisti che le chiedevano come fossero i primi giorni della giovane finalmente a casa. Intanto gli investigatori dei Ros dei Carabinieri hanno incominciato ad analizzare tutti i messaggi d’odio e in particolare quelli contenenti minacce di morte indirizzati a Silvia Romano. Le indagini puntano ad individuare con precisione gli autori dei messaggi. Il comandane dei Ros, Andrea Leo, insieme ad un ufficiale oggi sono stati a casa della ragazza milanese per una “visita di cortesia”.
Silvia Romano, gli investigatori analizzano i messaggi di odio e minacce di morte
Le indagini puntano ad individuare con precisione gli autori dei messaggi. Il comandane dei Ros, Andrea Leo, insieme ad un ufficiale oggi sono stati a casa della ragazza milanese per una “visita di cortesia”.