Coronavirus, Gallera: si a test sierologici privati, ma chi li fa paga tutto

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“Chiarezza, trasparenza e responsabilita’, nell’ottica di favorire le analisi sierologiche da parte degli operatori privati, ma senza penalizzare in alcun modo la sanita’ pubblica, bensi’ contribuendo a rafforzarla”.
L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, spiega cosi’, in sintesi, le prerogative in base alle quali la Giunta regionale ha approvato oggi due provvedimenti in merito alla realizzazione dei test sierologici anche al di fuori del Sistema sanitario regionale.

“Il test sul singolo cittadino in forma autonoma non e’ utile e genera false aspettative – spiega l’assessore Gallera – e per questo abbiamo previsto che sia possibile effettuarlo all’interno di una determinata comunita’ (es. aziende, Enti,  ecc), ma chi lo propone deve occuparsi di tutto: acquisire i test sierologici, trovare il laboratorio che li processi, spiegare al cittadino che il test e’ volontario, reperire i tamponi a cui sottoporre la persona qualora questa dovesse risultare positiva al test. L’esecuzione del tampone non dovra’ gravare sulle priorita’ della sanita’ pubblica”.


I laboratori pubblici e privati specializzati in Microbiologia e Virologia o con sezioni specializzate in Microbiologia e Virologia possono dunque erogare esami sierologici per anticorpi SARS-COV-2, con determinate caratteristiche di qualita’ e affidabilita’.
Le ATS possono procedere all’integrazione dei contratti con gli erogatori individuando quale soglia minima di produzione l’attuale capacita’ produttiva e prevedendo che l’incremento di produzione di ogni singolo erogatore sia destinato per l’80% ai percorsi di sanita’ pubblica e per il restante 20%  in favore di altri soggetti senza oneri per il SSR.
Un’altra delibera approvata oggi stabilisce una tariffa di riferimento per l’acquisto dei tamponi pari a 62,89 euro. Gli operatori privati che organizzato queste analisi nell’ambito delle loro campagne di screening sono infatti tenuti ad acquistare preventivamente un numero di tamponi pari al 10% del personale che desiderano sottoporre a test sierologico.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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