Questa volta abbiamo bisogno di chiarezza. Perché come in tutte le società, animali e non, siamo disposti a perdere i nostri anziani, anche se ci ferisce a morte. Siamo disposti a perdere noi stessi, adulti, anche se è una tragedia. Ma non siamo disposti a perdere i nostri bambini. Quelli, no. Tutto ma non i bambini. In tutte le civiltà del pianeta si difendono prima di tutto i bambini, in tutte le tassonomie animali si difende il futuro. E allora qui non c’è più da scherzare. Ci dovete dire quanto ci sia di vero nell’allarme che il sistema sanitario inglese sta lanciando da giorni. Ovvero che il Coronavirus potrebbe attaccare il sistema vascolare dei bambini causando la sindrome di Kawasaki. Ce lo dovete dire, e ce lo dovete dire subito. Niente cazzate, niente voci, niente esperti in tv. Ce lo dovete dire e ce lo dovete dire con una voce unica, univoca, niente interviste ai giornali, ci vuole una roba medica, con i dati, uno studio serio. I bambini rischiano oppure no? Rischiano che gli scoppi il cuore oppure no? Perché qui non si parla neppure più del lavoro, dei soldi, dell’andarsi a fare l’aperitivo o di andare a fare la spesa. Qui si parla di mettere a rischio i piccoli. E piuttosto sono pronto a morire di fame.
Coronavirus, i nostri figli rischiano o no? Verità sulla sindrome di Kawasaki
Tutto ma non i bambini. In tutte le civiltà del pianeta si difendono prima di tutto i bambini, in tutte le tassonomie animali si difende il futuro.