Bergamo, l’ASSOSB dona 5mila euro al Papa Giovanni XIII [Foto]

L’ASSOSB, l'Associazione Senegalesi e Bergamaschi raccoglie fondi per le famiglie in difficoltà e l'Ospedale Papa Giovani XII, già donati 8mila euro. Il presidente Seck Cheikh Tidiane:“Tutti insieme per aiutare il nostro territorio”.

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Doppio obiettivo, già raggiunto, per la raccolta fondi lanciata in questi giorni dall’Assosb, l’Associazione Senegalesi e Bergamaschi di Ciserano-Zingonia: l’intenzione era sia di dare il proprio contributo, con una donazione, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ma anche di acquistare viveri per chi, in questo momento, è in situazione di difficoltà e disagio a seguito della pandemia. “Nel corso dell’emergenza sanitaria, abbiamo messo in piedi una squadra specifica, un vero e proprio Comitato di crisi Covid-19, che ha subito elaborato un piano di intervento per aiutare le persone in situazione di difficoltà sul nostro territorio” ha spiegato Seck Cheikh Tidiane, presidente di Assosb. “Poi abbiamo avviato la raccolta fondi: alla fine abbiamo raccolto ottomila euro. I primi tremila sono stati utilizzati per comprare viveri consegnati a più di 150 famiglie per un totale di circa 450 persone. Sabato 11 e domenica 12 aprile, siamo stati accompagnati nella consegna dalle volanti dei Carabinieri della caserma di Zingonia, sopraggiunte per garantire il rispetto delle misure previste per l’emergenza: la collaborazione dell’associazione con il tenente Tucci e il colonnello provinciale è iniziata l’anno scorso e si aggiunge a quella già avviata con i rappresentanti dei Comuni di Ciserano, Verdello, Verdellino, Osio e Boltiere”. “I restanti cinquemila euro raccolti” prosegue il presidente, “sono stati devoluti all’Ospedale Papa Giovanni XXIII: ieri è stata consegnata alla Direzione Sanitaria la copia del bonifico e una lettera nella quale abbiamo voluto esprimere la nostra gratitudine per la grande disponibilità dimostrata da tutto il personale nell’affrontare i difficili momenti dell’emergenza, ricordando che questo periodo è costato sacrifici e sofferenza al personale stesso, oltre che ai pazienti a ai loro famigliari. Con questo gesto, la comunità senegalese ringrazia ed esprime stima e vicinanza a tutto il personale medico e paramedico, a infermieri e volontari che sono sempre stati in prima linea”.

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