La Festa della Liberazione è online. Tricolori alle finestre, Inno e Bella Ciao

Le celebrazioni per la Festa della Liberazione si trasferiscono sulla rete: un’immensa piazza virtuale che comprende le case, i balconi, le finestre addobbate con i tricolori. L’evento si potrà seguire dalle 14.30 su www.25aprile2020.it.

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Il 25 aprile in line. Causa lockdown, quest’anno le celebrazioni per la Festa della Liberazione si trasferiscono sulla rete: niente cortei di piazza né discorsi. Non era mai accaduto dal 1945. E così ecco l’idea di un’immensa piazza virtuale che comprende le case, i balconi, le finestre addobbate con i tricolori dagli italiani a casa per la quarantena. L’evento si potrà seguire a partire dalle 14.30 collegandosi al sito www.25aprile2020.it o sulla pagina Facebook del sito e si chiama #iorestolibero. È promosso da Carlo Petrini e Renzo Piano insieme all’Anpi. Oltre 1300 le personalità della cultura, dello sport e dello spettacolo che hanno sottoscritto l’appello a “tornare ad unirsi per guardare al futuro con coraggio e speranza” e a mettere fine alle divisioni “nell’unica lotta contro i tre nemici comuni: il virus, il riscaldamento del pianeta e le disuguaglianze socio-economiche”. Alle 14.30 l’evento in line inizia con l’inno di Mameli cantato da Tosca, poi l’attrice Lella Costa introdurrà gli interventi di Carla Nespolo, presidente dell’Anpi, della staffetta partigiana Maria Lisa Cinciari Rodano e di Sara Diena di Fridays for Future. La diretta si chiuderà alle 15 intonando Bella Ciao. Nel pomeriggio, sui diversi canali social di #iorestolibero, si alterneranno artisti e testimonial. A Milano alle 15 sul balcone di Palazzo Marino il musicista Saturnino canterà “Bella Ciao” insieme al sindaco Giuseppe Sala per celebrare il 75esimo anniversario della Festa della Liberazione. Ad annunciarlo è stato il sindaco nel corso della diretta Instagram della pagina 6000 sardine con Mattia Sartori uno dei fondatori del movimento. “Volevo trovare una formula più gradevole per cantarla perché sono stonato. Per questo ho chiamato il mio amico Saturnino che viene a Palazzo Marino e la intoniamo con il basso elettrico”, ha spiegato Sala.

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