Sulla fusione tra Aeb-Gelsia e A2A i tempi stringono ma si leva più di una voce contro questo matrimonio. A rivolgersi direttamente ai cittadini di Seregno è il capogruppo in Consiglio comunale di NoixSeregno, Tiziano Mariani, con un vero e proprio appello: “Cittadini di Seregno – afferma Mariani – l’unica cosa certa è che la nuova società sarà privata e il Comune di Seregno non potrà più essere protagonista, dopo 100 anni, dei propri servizi pubblici. Il resto sono balle tutte da dimostrare. Noi oggi costatiamo questo – prosegue – ovvero che la legge italiana prevede che per cedere un’azienda pubblica come Aeb-Gelsia sia necessario fare una gara tra diversi ‘competitor’ e questo per dare il miglior vantaggio economico al Comune e quindi ai cittadini di Seregno. Perché si è scelta solo A2A tra tanti? Nei Tribunali campeggia la scritta ‘la legge è uguale per tutti’ e questo – conclude Mariani – deve valere anche per la vicenda che riguarda Aeb-Gelsia”. Secondo i piani infatti la nuova società di servizi pubblici, frutto dell’accordo con Aeb, sarà fortemente a guida A2A, che avrà il 33,51% delle quote e designerà l’amministratore delegato e 5 membri su 10 del Consiglio di amministratore mentre il Comune di Seregno avrà il 36,5 per cento e 4 membri del Cda, mentre gli altri 26 Comuni, tra cui Lissone, Desio, Cesana Maderno e Limbiate, soci di minoranza, saranno proprietari del restante 29% delle quote e potranno designare solo un membro del Cda. Forti perplessità sul modello di governance sono state espresse di recente anche dalla Cgil di Monza e Brianza che chiede una maggiore discussione e partecipazione pubblica. Secondo i piani il progetto di aggregazione si dovrebbe chiudere entro il 30 aprile e la nuova multiutility dell’energia dovrebbe essere operativa dal prossimo luglio.