Sala, test sierologici ai tranvieri (che si comprano le mascherine da soli)

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“Sui test sierologici, cioè quei test che servono e lasciare un patentino di immunità, ieri la Regione ha chiarito che partirà da altre province: non discuto, però non voglio stare fermo. Ho raggiunto un accordo con l’Ospedale Sacco, con il professor Galli, e procederemo a fare i test ai 4mila conducenti dei mezzi pubblici di Atm, su questo c’è l’intesa coi lavoratori e coi sindacati”. Così il sindaco Giuseppe Sala nel quotidiano videomessaggio ai cittadini dal suo ufficio a Palazzo Marino, che aggiunge: “Partiamo da lì perché in molti paesi del mondo, anche europei, ci si prepara la ripartenza: io non so quando e come il nostro Governo lo deciderà per noi ma dobbiamo essere pronti. Essere pronto per me vuol dire mettere a punto i servizi perché tutto funzioni al meglio e preparare i miei concittadini a tornare al lavoro con una sufficiente tranquillità”. In attesa di conoscere i dettagli dell’operazione di screening di massa sui conducenti non si può non ricordare che dall’inizio dell’epidemia coronavirus Atm ha distribuito una sola mascherina per conducente in un kit che comprende un solo flaconcino di gel igienizzante. Una mascherina di “emergenza” da usare solo in alcuni casi. E così i tranvieri che vogliono indossare dispositivi di protezione individuale tutti i giorni – affermano diversi conducenti da noi contattati – se li comprano da soli, se e quando li trovano, mentre solo ieri la Regione ha annunciato la distribuzione di 200 mila mascherine per i lavoratori del trasporto pubblico locale in tutta la Lombardia. Gli stessi conducenti lamentano anche che la pulizia a bordo dei mezzi, nei depositi e nelle stazioni della metropolitana non sarebbe stata affatto intensificata e che “anche i sindacati non dicono nulla”.

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