“Si può ripartire, ma solo con le armi che possono bloccare il contagio. In questo momento queste armi sono la mascherina, che tutti dovranno portare, sarà indispensabile e diventerà un’abitudine come portare le scarpe”. Lo afferma Roberto Burioni, professore ordinario di Microbiologia e Virologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele. “Seconda cosa sono i test. Dobbiamo essere in grado di identificare immediatamente e immediatamente isolare le persone che sono infettive, per questo ci vorrà la capacità di fare molti più test. Ancora i test sierologici, dovremo capire chi ha avuto e chi no la malattia, altrimenti vaghiamo nel buio. Infine dei sistemi di tracciamento che permettano di identificare e isolare per davvero le persone infette, in strutture apposite, per impedire che il contagio vada avanti”. “Con questi passaggi e queste cautele – ha concluso – si può immaginare, con tutte le tutele, una graduale ripresa delle attività”.