La Fondazione Casa della carità lancia un appello a Regione Lombardia e Comune di Milano, affinché gli ospiti dei centri di accoglienza e gli operatori sociali che lavorano a stretto contatto con loro siano sottoposti a tampone. “Servono interventi urgenti e collaborazione tra enti pubblici e realtà che operano nel sociale, altrimenti le strutture come la nostra rischiano di diventare dei nuovi focolai, come drammaticamente avvenuto nelle RSA”, afferma don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione Casa della carità. Attualmente la Fondazione ospita nei suoi progetti di accoglienza nella città di Milano circa 300 persone. Nella sede principale, dove si sono registrati i due contagi, vivono al momento 74 persone e operano, a turno, 28 lavoratori, tra operatori sociali, medici, addetti alla logistica e alle pulizie. “Sappiamo di fare queste richieste in un momento molto difficile, ma siamo convinti che tutelare la salute dei più fragili significhi tutelare la salute di tutti” ha concluso don Colmegna.