Milano, disperato per il licenziamento soccorso dai vigili

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“Sono disperato, sono stato licenziato”. È iniziata così la telefonata ricevuta venerdì mattina da un agente di quartiere del Comando Decentrato 8 della Polizia locale. L’uomo, F. R. italiano, ha poi proseguito dichiarando l’intenzione di fare una strage alla guida di un’auto a noleggio. L’agente è riuscito a tenere il contatto con il 44enne per cercare di calmarlo e contemporáneamente ha attivato la centrale che ha subito allertato 6 equipaggi per ricercare l’auto. Proseguendo la conversazione, però, l’agente dal centralino è riuscito a farsi dire che l’uomo era ancora all’interno del suo appartamento, a inviare uno degli equipaggi che si trovava nelle vicinanze e a conquistare la sua fiducia tanto da convincerlo ad aprire la porta agli agenti. Parlando con il 44enne, gli agenti sono riusciti a ricostruire la sua storia. L’unica fonte di sostentamento della famiglia, di cui fanno parte la moglie e un figlio di 9 anni, era il suo stipendio, ma quella stessa mattina era stato licenziato ed era terrorizzato dall’idea di non sapere più come acquistare beni di prima necessità. A casa dell’uomo è poi arrivato anche lo stesso vigile che aveva ricevuto la chiamata e, insieme all’ufficiale presente, è riuscito a convincere l’uomo a farsi visitare presso il Pronto Soccorso Psichiatrico dell’Ospedale Fatebenefratelli. Ora la famiglia è stata messa in contatto con i servizi sociali del Comune di Milano per ricevere anche un aiuto materiale.

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