“In meno di tre settimane di attività i 7 hub temporanei per la distribuzione di cibo ci hanno permesso di raggiungere oltre diecimila persone in difficoltà, a cui sono state portate 3.000 spese per un totale di 31 tonnellate di alimenti.” Così la vicesindaco Anna Scavuzzo in un post su Facebook.” Uno sforzo che avrebbe dell’incredibile, se non conoscessimo l’impegno, la dedizione e la grande passione che sta animando il lavoro dei dipendenti del Comune di Milano, degli operatori e dei volontari del Terzo settore che sono coinvolti in questo servizio. E’ troppo dire che è commovente? Secondo me no, e ci parla di una Milano che sa essere solida e solidale, forte e coesa più che mai. – prosegue Scavuzzo – Tutto questo non sarebbe stato possibile senza ciascuno di loro, così come non lo sarebbe stato senza le tante società che hanno voluto dare il loro contributo, in denaro o in prodotti, per sostenerci. Un grazie speciale va dunque ad Allianz, Snam, NaturaSì, Novamont, Coop Lombardia, Gruppo Carrefour Italia, Galbani, Parmalat e a tutti coloro che da qui in avanti vorranno passare tramite noi per raggiungere i più bisognosi. Permettetemi di ringraziare ancora una volta anche tutti i partner che lavorano a fianco di Food Policy Milano e Comune di Milano – Politiche sociali e abitative, Banco Alimentare della Lombardia, Caritas Ambrosiana, Fondazione Cariplo, Programma QuBì – La ricetta contro la povertà infantile, Fondazione di Comunità Milano Onlus, Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano, Milano Ristorazione e Amat. E grazie ad Andrea Magarini Pellini, Coordinatore Food Policy di Milano, e ai tanti che lavorano con lui: è importante che una Città conosca il proprio sistema alimentare e sappia condividere la propria Food Policy con tutti gli attori della città, perché ciascuno possa fare la sua parte”, conclude la vicesindaco.