Il vicepresidente di Regione Lombardia ha assistito oggi alla sperimentazione di un prototipo di ventilatore che potrà essere utilizzato per l’emergenza Coronavirus. Lo sta sperimentando l’azienda Elemaster di Lomagna (LC) che è capofila del progetto ‘Milano Ventilatore Meccanico’, iniziativa di ricerca internazionale che coinvolge più di venti realtà scientifiche compresa l’Università di Milano-Bicocca.
“La forza della genialità dei nostri scienziati e dei nostri imprenditori – ha commentato Fabrizio Sala – ci ha permesso di rispondere con tempestività al bisogno di apparecchiature che in questo momento sono di fondamentale importanza perché salvano le vite”.
La tecnologia utilizzata per questo progetto è open source, in modo che sia facilitata la riproduzione industriale in ogni parte del mondo. Il prototipo è pronto e ha superato la prima messa in prova.
“Realizzare un respiratore artificiale con componenti meccanici ed elettronici facilmente reperibili sul mercato è – spiega il professore – il nostro obiettivo in questo momento di crisi pandemica. Un modello semplificato ma con una buona affidabilità, adatto all’uso”. Oggi all’ospedale San Gerardo di Monza è stato condotto il test sul simulatore di respirazione nei laboratori diretti dal professor Giuseppe Foti del dipartimento di Medicina dell’Università di Milano-Bicocca.
“In questa emergenza coronavirus sta emergendo – ha proseguito – la capacità di fare rete anche nel mondo della ricerca. Le nuove scoperte o comunque la straordinaria mobilitazione del ondo scientifico per contribuire a fronteggiare l’epidemia trovano una pratica dimostrazione in questo progetto curato da Cristiano Galbiati (professore a Princeton University e GSSI) che con il ricercatore Federico Nati ha lavorato alla messa a punto del dispositivo presso la ditta Elemaster di Lomagna”.