“Non ho ancora i dati, ma dalle indicazioni che mi arrivano stiamo proseguendo sulla buona strada, stiamo mantenendo quella specie di linea che non è più in salita, non è ancora in discesa, ma non stiamo andando avanti nella progressione, questo è l’aspetto positivo e a cui guardiamo con grande attenzione e speranza, ma questo non toglie che non si debba abbassare la guardia”. Lo ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana in un punto stampa a Palazzo Lombardia parlando dei dati sulla diffusione del coronavirus.
“Purtroppo oggi non so se sia stata un’impressione mia, ho visto più macchine in giro, più gente in giro, come se le discrete notizie che sono arrivate negli ultimi giorni avessero fatto sì che i nostri cittadini non si sentano più obbligati a proseguire nel rispetto delle manovre”. Il governatore ha quindi rilanciato l’appello a stare a casa. “Amici ‘se ricominciamo la vita normale, se evitiamo quel distanziamento che è alla base di questi risultati, purtroppo rischiamo che i numeri ricomincino ad essere negativi – ha detto – stiamo andando benino, manteniamoci ancora fermi negli obblighi che dobbiamo rispettare”. Infine Fontana ha parlato della necessità di mantenere in vigore l’attuale ordinanza: “La nostra proposta è mantenere il contenuto della nostra ordinanza che è stata approvata e che è ancora valida in Regione. Noi siamo dell’opinione che si debbano mantenere le misure rigorose”: lo ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana parlando delle misure di distanziamento sociale per prevenire il coronavirus, in vista della scadenza, il 4 aprile delle attuali ordinanze. Interpellato sulla durata, “dovremo concordare con altre Regioni, io penso che comunque si debba parlare di di almeno la metà di aprile. Lo dovrò concordare con gli altri presidenti anche perché siamo in una fase positiva, ma dobbiamo solidificarla questa fase positiva”, ha detto Fontana. Per il Presidente lombardo occorre proseguire con le misure rigorose almeno fino a metà aprile.