“Invito il ministro Boccia a fare il ragionamento inverso. Quale sarebbe la situazione nel Paese se le Regioni non avessero fatto fronte alla emergenza anche nella fase della sottovalutazione del rischio che ha attanagliato il Governo per giorni e giorni? Basti pensare che in Lombardia abbiamo attivato quasi 1.000 terapie intensive da destinare all’emergenza e stiamo lavorando a tutto campo anche per cio’ che riguarda le altre necessita’. Come ad esempioil reperimento di mascherine e di ventilatori. Mi fermo qui perche’ in questo momento le energie vanno concentrate in altre piu’ gravi direzioni. Trovo comunque avventate e inopportune, soprattutto per quanto riguarda la Lombardia, le affermazioni
del ministro Boccia”. Cosi’ il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, replica alle affermazioni del ministro Francesco Boccia sul ruolo delle Regioni. Boccia in mattinata ha dichiarato: “Se l’autonomia è sussidiarietà è un conto, se l’autonomia è fare da soli perché si pensa di fare meglio la risposta è no, perché crolli. Nessuna Regione ce l’avrebbe fatta da sola, sarebbero crollate tutte”, ha detto Boccia intervistato da Sky. Sulle polemiche su mascherine e ventilatori, il ministro ha ricordato che l’organizzazione della sanità è regionale, “ma se non ci fosse lo Stato non ci sarebbe quasi nulla se non le cose che erano nei depositi anche abbastanza modesti e piccoli sui territori”.
Il ministro Boccia controreplica a Fontana: “Dire che in questa fase di emergenza Covid-19 nessuno ce la fa da solo non è una critica alle Regioni ma è semplice realismo. Lo ribadisco, nessuno ce la fa da solo. Nemmeno noi”