I componenti dell’unità di crisi dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo hanno risposto con una lettera aperta, all’articolo apparso sul New England Journal of Medicine. Nella rivista è stato pubblicato un articolo in cui 13 medici, alcuni dello stesso Papa Giovanni, parlavano di “difficoltà che costringono operare al di sotto del nostro normale standard e di pazienti anziani che non sono rianimati e lasciati a morire senza cure palliative”. L’unità di crisi, nella lettera di replica, afferma che “il numero di morti è elevato a causa della aggressività del virus e della rapida diffusione del contagio nella provincia”, aggiungendo che “ci sembrano infondate le aspettative di poter gestire nelle loro case anziani soli che necessitano di supporto respiratorio. Inoltre, l’articolo parla di una situazione che risale a 3 settimane fa”. “L’unica affermazione che ci sentiamo di condividere senza se e senza ma – hanno concluso – è che se questa catastrofe è potuta accadere in Lombardia, potrebbe accadere ovunque”.