Medici Senza Frontiere in aiuto del personale e staff dell’Ospedale di Codogno [FOTO]

Per il team di MSF (composto da medici, infermieri ed esperti di igiene) è essenziale incontrare il maggior numero di operatori sanitari in tutti i reparti dell’ospedale, in collaborazione con il servizio igiene ospedaliera, per rinforzare le loro competenze su come proteggersi dal virus, garantendo così anche la protezione dei pazienti.

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Da una settimana Medici Senza Frontiere (MSF) sta offrendo supporto all’ospedale di Codogno, dove è stato effettuato il primo tampone positivo di un caso di Covid-19 in Italia e dove la metà dei 100 posti letto è ancora occupata da pazienti colpiti dal coronavirus. “Quando abbiamo registrato il primo caso, il virus era già in circolazione. Adesso per noi è importante gestire questa epidemia ed evitare nuovi contagi. L’affiancamento di MSF è molto importante, stiamo già imparando moltodice il dr. Andrea Filippin, direttore medico del Presidio ospedaliero di Codogno. Per il team di MSF (composto da medici, infermieri ed esperti di igiene) è essenziale incontrare il maggior numero di operatori sanitari in tutti i reparti dell’ospedale, in collaborazione con il servizio igiene ospedaliera, per rinforzare le loro competenze su come proteggersi dal virus, garantendo così anche la protezione dei pazienti. “Non lavoro in Italia da molto tempo ma oggi sono contenta di poter dare il mio contributo e di vedere tanta solidarietà tra lo staff MSF e quello dell’ospedale di Codognodice Carlotta Berutto, infermiera e coordinatrice dell’intervento di MSF a Codogno, con oltre 10 anni di esperienza di missioni umanitarie all’estero.Oggi la nostra priorità è proteggere lo staff dell’ospedale. Con tutto quello che hanno fatto per prendersi cura dei pazienti, hanno avuto poco tempo di pensare a loro stessi. Oggi li aiutiamo a combattere in sicurezza l’epidemia, perché possano continuare il loro lavoro assistendo tutti pazienti, non solo quelli contagiati dal Covid-19 ma anche gli altri che hanno bisogno di cure”. Oltre al supporto all’ospedale, MSF sta avviando a Codogno attività in favore dei medici di base, degli operatori che prestano assistenza domiciliare e del personale di una casa di cura per anziani dove sono emersi i primi casi. Le équipe di MSF lavorano anche negli ospedali di Lodi e Sant’Angelo Lodigiano, dove nuovi casi continuano ogni giorno ad arrivare.

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