“Dare immediatamente mascherine e guanti a tutti i dipendenti Atm di Milano per ogni singolo turno” . Lo chiede con forza la rappresentanza sindacale unitaria dell’azienda in una lettera inviata al sindaco Beppe Sala, all’assessore ai Trasporti Marco Granelli, all’Ats e al direttore generale Atm, Giana, vista la decisione di mantenere attivo, seppur ridotto, il servizio di trasporto pubblico. In Atm ci sono quattro dipendenti positivi al Coronavirus e decine sono in isolamento e osservazione. La riduzione delle corse provoca oltretutto maggiore concentrazione di passeggeri sui mezzi. I sindacati si richiamano anche ai decreti del Governo e alle ultime parole di Conte sulla distribuzione gratuita di dispositivi di protezione individuale a tutti – tutti – i lavoratori obbligati a spostarsi. È da settimane che i tranvieri sollecitano mascherine (che Atm a quanto risulta a Radio Lombardia ha nel deposito di viale Stelvio) e guanti. È da settimane che lo scriviamo. Ma azienda e Comune aspettano evidentemente di essere obbligati. Perché questo ritardo? Sarebbe stato un gesto doveroso provvedere prima, in una città molto brava a pavoneggiarsi e a lanciare hashtag sui social, a distribuire le maledette mascherine e i maledetti guanti a chi lavora per garantirci il diritto di spostarci anche in questa fase di emergenza.