Il Coronavirus è arrivato a Cuba. L’hanno portato quattro turisti italiani. ll 9 di marzo, mentre la Lombardia e altre 14 province erano state chiuse e stava per essere firmato, a tarda sera, il decreto che dichiarava tutta Italia ‘zona protetta’, con le ben note limitazioni agli spostamenti, i quattro turisti italiani (non si sa di quale zona) sono atterrati a Cuba, all’aeroporto José Martí de L’ Avana, dove, evidentemente, sono stati lasciati passare. Il giorno dopo, il 10 marzo, i quattro sono arrivati a Trinidad, nota località turistica dell’isola, e tre di loro, che avevano problemi respiratori, sono risultati positivi al Coronavirus. Il risultato del tampone è arrivato il giorno 11 marzo.
Lo hanno comunicato la stampa e la televisione cubana rendendo pubblico un comunicato urgente del Ministero della Salute. Si tratterebbe dei primi casi di infezione scoperti nell’isola caraibica. I turisti italiani sono stati posti immediatamente in isolamento e, secondo quanto riferisce la stampa locale, non sono in pericolo di vita. Le autorità sanitarie cubane hanno rintracciato sette persone entrate in contatto con il gruppo di italiani. Sono tutte asintomatiche ma sotto stretta sorveglianza medica all’ospedale di Sancti Spíritus e nel caso fosse necessario saranno trasferite in un ospedale militare.