“Buonasera a tutti sono uno dei poliziotti che è stato impiegato nei servizi ai varchi della zona rossa, sono rientrato oggi nella mia zona di origine e per ovvi motivi sono stato messo in quarantena. Non ho la possibilità di vedere mia figlia, mia moglie e nessun altro per almeno 15 giorni, ma non fa niente. Lavorare li da voi mi ha dato modo di scoprire quanta dignità e quanta educazione hanno i vostri cittadini. Avete vissuto molti disagi e non ho mai sentito uno di voi lamentarsi. Dovevate aspettare anche un pacchetto di sigarette ma non vi siete dimenticati di portarci un caffè caldo, avreste avuto mille motivi per perdere la calma e invece siete stati sempre gentili cortesi e cordiali, siete un popolo da invidiare una cittadinanza dalla quale prendere esempio. La mia quarantena è ben spesa se il mio servizio vi ha potuto offrire un beneficio, una parola di conforto, un supporto in questa triste vicenda. Vi ringrazio per la lezione che avete dato a tutta l’Italia su come si ci debba comportare. Orgoglioso di essere stato al vostro servizio, felice di aver potuto aiutare qualche utente in difficoltà, lo rifarei sicuramente con tutti i rischi connessi. Forza Lodi e tutta la provincia.”

Sono le parole affidate a Facebook da uno dei poliziotti impegnati a presidiare i varchi a Codogno, la prima ‘zona rossa’ in Lombardia tra i 10 comuni del Lodigiano isolati, e dove ieri non si sono più registrati nuovi casi di Covid-19.

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