Ci attendono giorni e settimane difficili, in cui tutto il Paese è chiamato a un grande sforzo di cooperazione nazionale per il rispetto di misure straordinarie, che hanno un impatto enorme sulla vita e il lavoro di milioni di italiani. Lo spirito dev’essere quello indicato, con profondo senso dello Stato, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: grande chiarezza e toni appropriati da chi valuta e decide le misure, il minimo delle polemiche da parte di tutti, risposta corale da parte di tutti i cittadini”. È quanto ha dichiarato Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda, sull’emergenza legata al Coronavirus e alle misure restrittive volte a contenerne la diffusione.
“Noi imprenditori siamo chiamati a grandi sacrifici, insieme a tutti i nostri collaboratori, clienti e fornitori– ha proseguito Bonomi -. E come essenziale corpo intermedio della nostra società lo faremo con il massimo della dedizione di cui siamo capaci. Perché la forza di un Paese sono i cittadini e tutte le sue formazioni sociali, non solo la politica e le istituzioni”. “Con questo spirito, per attrezzarci al meglio davanti a questa sfida, chiediamo solo due cose. La prima è una grande trasparenza nell’assumere provvedimenti che appaiono necessari, ma sono molto invasivi – ha sottolineato Bonomi -. Significa evitare assolutamente annunci di misure che rimbalzano nel mondo prima di essere adottate e che di fatto vengono assunte prima che i corpi intermedi possano dare il loro contributo alla valutazione sugli effetti economici e sociali che ne conseguono. La seconda è la necessità urgente di garantire e favorire la libera circolazione delle merci in entrata e in uscita dalle vaste aree interdette in cui si originano quote decisive del Pil, del lavoro e dell’export italiano. Una questione che riguarda anche gli interventi di manutenzione come ogni altro aspetto del ciclo delle imprese di trasformazione”. “Se lasciamo passare giorni nell’incertezza, i danni economici e occupazionali diventeranno ancora più gravi – ha concluso Bonomi –. Abbiamo la piena consapevolezza del colpo che stiamo subendo, e delle ulteriori gravi conseguenze di medio-lungo periodo che la nostra Italia potrebbe subire. Per questo, nell’emergenza, chiediamo alle istituzioni di rafforzare la capacità di valutare ex ante le conseguenze di ciò che esse decidono. Va costruita tutti insieme, la resilienza italiana”.