! AGGIORNAMENTO DEL 6 MARZO 2020 !
Pare che al primo incontro societario, quello del clamoroso colpo gobbo (raccontato nel dettaglio di seguito nel presente articolo), fossero presenti anche Walter “Herbie” Herbert, storico manager dei JOURNEY, e soprattutto Steve Perry, oltre naturalmente a Valory, Smith e perfino Cain (astenutosi però dalla votazione); Schon avrebbe invece mandato un legale a sua rappresentanza. Domanda a questo punto sorge spontanea: trattasi quindi effettivamente di colpo gobbo o era tutta una mossa studiata ad arte nel tentativo di trovare un accordo per la reunion, poi andato in fumo e sfociato in una lite senza prove d’appello?
Inevitabilmente ora dalla accesa disputa tante cose stanno venendo a galla per salvare il salvabile da ambo le parti, ed è emerso altresì da fonti bene informate che i Journey da oltre 20 anni “pagano Steve Perry per NON cantare nei Journey”… o meglio… come già scritto, Perry è stato uno dei tre soci maggioritari della Nightmare Productions Inc. (“l’azienda” che cura da sempre gli interessi della band), almeno fino al suo allontanamento volontario dal gruppo nel 1997. Da quel momento Schon, Cain e Perry hanno stipulato un accordo scritto che concedeva legalmente a Schon e Cain il diritto unico, esclusivo e irrevocabile di controllare il marchio JOURNEY e tutto quanto ne fosse correlato. Pertanto, sono da allora autorizzati ad esibirsi a nome Journey solo insieme, con o senza altri membri storici del gruppo, MA – e questo è emerso solo negli ultimi giorni – a fronte di una percentuale cospicua (addirittura del 50% nei primi anni, ridimensionata a scalare poi negli anni successivi fino ad un attuale 12,5%) versata a Perry e calcolata al netto delle spese da vendite di dischi e merchandise della band senza di lui, incassi dei tour compresi! Inoltre, all’uscita dei primi dischi con Augeri in qualità di vocalist e frontman, Perry avrebbe preteso che venisse apposto sulla copertina uno sticker a sottolineare la presenza di un “nuovo cantante”, per correttezza si dice.
Insomma tutto ha un prezzo, sempre e comunque, eppure ora a fare le spese di una fratellanza logorata sembra siano soltanto Valory e Smith, etichettati a gran voce come i “malfattori subdoli” con tanto di licenziamento in tronco senza prove d’appello… Certo, c’è modo e modo di fare le cose, questo sì, ma ad essere sbattuto in copertina non è sempre il vero mostro in certe situazioni…
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La notizia è freschissima e sconvolgente!
I JOURNEY hanno licenziato ieri la sezione ritmica storica composta dal bassista Ross Valory (con la band a fasi alterne sin dagli anni ’70) e dal batterista Steve Smith (rientrato dal 2015). Il comunicato stampa ufficiale è stato diffuso poco fa dagli avvocati del gruppo e il licenziamento sarebbe dovuto ad un tentativo da parte dei due musicisti di assumere il pieno controllo della Nightmare Productions Inc. (la società che cura sin dagli anni ‘80 gli interessi della band), spodestando tramite votazione pilotata i capi Neal Schon e Jonathan Cain dai vertici della direzione.
Pare che Valory e Smith abbiamo tentato la mossa truffaldina per garantirsi i diritti sul nome Journey e poter quindi gestire in prima persona le future mosse commerciali e artistiche del gruppo, compresi i relativi utili. È già partita una denuncia penale nei loro confronti, presentata presso la Corte Suprema della California: l’accusa ha richiesto danni per un ammontare complessivo di ben 10 milioni di dollari!
Se l’operazione fosse riuscita, la band si sarebbe inevitabilmente sciolta: Schon e Cain, proclamatisi parte lesa, totalmente all’oscuro dell’attacco, si sono detti “costretti a licenziare i due ex compagni e fratelli di una vita, per il bene della musica e della stessa carriera dei Journey, e in nome dei fan della band”. Il comportamento subdolo e scorretto di Steve e Ross non ha dato loro altra scelta.
Neil Schon resta oggi l’unico membro originale della formazione, ma con Cain, Valory e Smith la line up classica era tornata in pista e da un paio d’anni (dopo la reunion in occasione del “premio alla carriera” alla Rock And Roll Hall Of Fame) alcune voci hanno addirittura insistentemente parlato di rappacificazione con Steve Perry, il vocalist più amato, alimentando le inguaribili speranze dei fan di tutto il mondo.
Perry è stato uno dei tre soci maggioritari della Nightmare Productions Inc., almeno fino al suo allontanamento volontario dal gruppo nel 1997. Da quel momento Schon, Cain e Perry hanno stipulato un accordo scritto che forniva a Schon e Cain il diritto unico, esclusivo e irrevocabile di controllare il marchio JOURNEY. Pertanto, sono autorizzati ad esibirsi solo insieme, con o senza altri membri storici del gruppo. Dal 2008 la band vede come frontman fisso il filippino Arnel Pineda, scovato dalla moglie di Schon su You Tube, come in una bella favola, che in questi ultimi anni però si compromette il lieto fine…
Smith e Valory sono stati membri del quintetto in vari periodi della loro storia. Hanno firmato pochi brani, tuttavia sono stati “ricompensati generosamente negli anni”, afferma il comunicato stampa.
Il mal riuscito “colpo di stato aziendale” ora però, oltre a ritorcerglisi contro, li ha messi in una posizione ancora più scomoda del solito, nonché legalmente perseguibile: “Speravano, rilevando Nightmare Productions, di poter controllare il nome Journey e crearsi un flusso di entrate garantito anche dopo il ritiro dalle scene”, aggiunge lo stesso comunicato. “Smith e Valory hanno iniziato la loro cospirazione per assumere il controllo di Nightmare Productions nel dicembre 2019“.
Come dettagliato nella denuncia, la bomba è esplosa il 13 febbraio 2020, quando Smith e Valory hanno tenuto incontri impropri tra azionisti e il consiglio di amministrazione di Nightmare Productions (nomen omen tra l’altro, a proposito di “incubo”), tentando di rimuovere Cain dalla veste di presidente per sostituirlo con Smith, mentre, sempre nei loro piani sporchi, a Schon nel ruolo di segretario sarebbe subentrato Valory.
“Con il loro gesto imperdonabile, Smith e Valory hanno distrutto il rapporto di fiducia e tradito la famiglia, di fatto cancellando in un solo colpo tutti i presupposti per una sana e futura collaborazione”, affermano gli avvocati della parte lesa.
Conseguenza inevitabile dello scacco matto, una lettera datata 3 marzo 2020 con cui Schon e Cain hanno invece comunicato a Smith e Valory il loro licenziamento immediato e di essersi già messi alla ricerca di una nuova sezione ritmica per onorare gli impegni dell’imminente tour americano di oltre 60 date, già programmato a partire da maggio.
E chissà che la mossa dei due (ormai ex) non nascondesse sotto sotto una remota possibilità di riavvicinamento con Perry ma soltanto a determinate condizioni…