“La responsabilità, i bastoni di comando di questa crisi devono stare saldamente nelle mani del governo e della Regione, e tutte le istituzioni a partire dal Comune di Milano devono collaborare”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala durante il suo intervento per riferire sulla situazione Coronavirus, in Consiglio comunale in apertura alla seduta. “Queste regole non si discutono, si applicano: sono e saranno Governo e Regione Lombardia a stabilire giorno per giorno, ora per ora, quali misure vanno adottate”, ha concluso il sindaco. Spiegando che sono 500 i dipendenti del Comune già autorizzati a lavorare da casa Sala ha sottolineato l’importanza di “imparare” e dell’utilizzo dello “smart working”. “Nei momenti difficili bisogna saper imparare. Si potrebbero dire tante cose, faccio solo un piccolo ma significativo esempio. Per anni abbiamo parlato di smart working, ma ne abbiamo parlato solo, è stato tema di tanti articoli o convegni. Ora si fa”, ha spiegato. “Il Comune di Milano ha autorizzato 500 dipendenti a lavorare da remoto. E verificheremo i risultati di questa decisione. Questa crisi dovrà costituire l’occasione per ripensare il funzionamento della città, dei suoi tempi e delle sue modalità operative” ha poi aggiunto il sindaco.
Anche le farmacie sono pronte a consegne a domicilio per gli over 65 per tutto marzo:”Bisogna poi stimolare esempi virtuosi. Di nuovo, per fare un piccolo esempio, stamane ho parlato al telefono con i responsabili di due primari gruppi dei settori della grande distribuzione e delle farmacie che mi hanno confermato che stanno comunicando ai loro clienti milanesi che per tutto marzo faranno consegne a domicilio gratuite agli over 65″, ha detto Sala.
In apertura del Consiglio Comunale l’Aula ha commemorato con un minuto di silenzio il responsabile del Cerimoniale di Palazzo Marino Serafino Cagnetti, deceduto ieri all’età di 60 anni dopo una lunga malattia. Cagnetti era in servizio nel Comune di Milano da 38 anni e ha ricoperto l’incarico di capo del Cerimoniale con i sindaci Gabriele Albertini, Letizia Moratti, Giuliano Pisapia e Giuseppe Sala. (MiaNews)