Coronavirus, la Regione: collabori anche il privato accreditato

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“Se riusciamo ad avere solo alcune aree e ospedali in difficoltà il sistema regionale regge ed è questo il motivo per cui abbiamo chiesto il mantenimento delle misure” per il contenimento del contagio da coronavirus. Lo ha ribadito l’assessore al Welfare Giulio Gallera, in conferenza stampa, spiegando che la Regione si sta “strutturando per una gestione che non sarà di pochi giorni”, ma per il medio periodo. “Abbiamo iniziato anche un reclutamento di figure mediche specifiche”, ha detto, e “lo abbiamo chiesto anche alla sanità privata accreditata” (quella che gode di finanziamenti pubblici per le prestazioni erogate) per “fare una sorta di albo di figure professionali da utilizzare di volta in volta” nei presidi ospedalieri più in difficoltà. In questo senso c’è anche un’interlocuzione con il governo “per l’ assunzione di medici e infermieri pensionati”. Settimana scorsa Radio Lombardia aveva pubblicato un articolo dal titolo “Il coronavirus non rende alla sanità privata, al fronte solo quella pubblica”,  https://www.radiolombardia.it/2020/02/25/il-coronavirus-non-rende-alla-sanita-privata-al-fronte-solo-quella-pubblica/ chiedendoci che contributo può dare un questa fase di emergenza. Centinaia le condivisioni e qualche brutta telefonata per il cronista. Ora Regione Lombardia chiede aiuto. Sarà interessante vedere cosa risponderà il settore dal momento che la presa in carico dei pazienti acuti non è un buon affare per la sanità privata perché richiedono cure lunghe e costose.

 

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