Combattiamo i virus, non le persone. Provocazione della street artist Cristina Donati Meyer, con l’opera “Il virus del razzismo”, affissa presso il “Ponte degli artisti”, stazione Fs di Porta Genova, a Milano. Il murale rappresenta una bambina cinese con la scritta “lei non è un virus” e il Corona virus al microscopio, con la didascalia “questo è il Corona virus”.

Le misure restrittive tese a fermare l’espansione del Corona virus, stanno creando una diffusa psicosi collettiva, con scene da apocalisse ingiustificate: supermercati presi d’assalto, mascherine e disinfettanti scomparsi o in vendita al triplo del prezzo, aggressioni xenofobe e ignoranti ai danni di cittadine e cittadini asiatici.  “In questo momento di massima allerta per evitare il propagarsi del virus, vi sono un eccessivo allarmismo da parte di alcune istituzioni, con ordinanze demenziali e reazioni isteriche e razziste, con ripetute aggressioni nei confronti di cittadini asiatici e cinesi. E meno male che l’Italia dovrebbe essere la culla della cultura e dell’estetica”, afferma l’artivista Cristina Donati Meyer.

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