Gli albergatori milanesi, stop alla tassa di soggiorno

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“Non speculeremo sull’ospitalità alberghiera perchè mai lo abbiamo fatto in quanto è il mercato che determina i prezzi, accogliamo comunque l’invito del sindaco ma Palazzo Marino sospenda immediatamente le riscossione dei tributi locali a partire da tassa di soggiorno, Tari, Tasi e imposta sulle insegne pubblicitarie.” E’ l’appello che lanciano gli albergatori di Atr, Associazione Turismo e Ricettività di categoria degli Albergatori di Milano, legata a Confesercenti, per voce del loro presidente Rocco Salamone dopo l’annuncio del sindaco Giuseppe Sala di spostare da aprile a giugno il Salone del Mobile e la richiesta agli albergatori di “avere molta attenzione nel determinare il prezzo delle camere” . “Il prezzo dell’ospitalità lo fa il mercato, anche in questi giorni. – ha detto Salamone – La situazione è molto grave: registriamo un calo delle prenotazioni in ordine all’80-90 per cento delle prenotazioni. Non è solo il Salone del Mobile a essere stato spostato ma anche manifestazioni come Expoconfort, in calendario a marzo e posticipata settembre. Abbiamo dipendenti, affitti e mutui da pagare ogni mese e rischiamo il collasso. Dalla sola tassa di soggiorno il Comune incassa 50 milioni di euro all’anno, una notte in un tre stelle vale 4 euro a persona, 5 euro se si tratta di un hotel 4 e 5 stelle. Abbiamo bisogno di un segnale concreto da parte di Sala subito e chiediamo che il sindaco si impegni a far riaprire la città, almeno, musei e simboli di attrazione turistica come il Duomo, Cenacolo, Brera,” conclude il presidente di Atr.

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