In occasione del 75° della fine della Seconda Guerra Mondiale – avvenuta ufficialmente il 1° maggio in Italia, l’8 maggio in Europa e il 2 settembre nel Pacifico – il 15 febbraio 2020 a la Casa di Vetro di Milano apre al pubblico dalle 15.30 in anteprima nazionale l’esposizione “La Guerra Totale. Il Secondo Conflitto Mondiale nelle più belle e iconiche fotografie degli Archivi di Stato americani”. In programma fino al 27 giugno 2020, la mostra, corredata di testi di approfondimento per ciascuna immagine, racconta la storia del più devastante conflitto che l’uomo abbia mai conosciuto attraverso le fotografie più suggestive, rappresentative e famose dei National Archives and Records Administration e della Library of Congress, che a loro volta conservano immagini provenienti dalle collezioni della US Navy, dell’US Marines Corp, dell’US Army e altri.
Composta di circa 60 immagini, l’esposizione ripercorre infatti tutti i principali eventi del Secondo Conflitto Mondiale sui fronti europei, nord africani e del Pacifico: la politica espansionistica nazista e il feroce attacco giapponese alla Cina, l’invasione tedesca della Francia e i bombardamenti sulla Gran Bretagna, il bombardamento giapponese a sorpresa di Pearl Harbor e l’invasione della Russia, la guerra in Nord Africa e la riconquista degli Alleati isola per isola nell’Oceano Pacifico, i campi di sterminio e la riduzione in schiavitù di milioni di Europei per sostituire nelle fabbriche i Tedeschi al fronte, la guerra in Italia e il D-Day, i movimenti partigiani e le punizioni ai collaborazionisti, la sconfitta dei Tedeschi e le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, la caccia ai gerarchi nazisti e la resa del Giappone. Nello stesso tempo l’esposizione, nel testo introduttivo, racconta il clima politico che ha portato alla tolleranza del nazifascismo da parte delle democrazie occidentali in funzione antisovietica e invita a una riflessione sul perché ricordare i tragici fatti della Seconda Guerra Mondiale e su quali questioni etiche il Conflitto abbia sollevato alle quali ancora oggi non è stata data una risposta definitiva e/o univoca – a partire, per esempio, dai limiti che una democrazia deve porsi partendo dalla constatazione che Hitler è asceso al potere anche attraverso libere elezioni (per quanto condizionate politicamente ad arte dagli stessi nazisti).
Curata da Alessandro Luigi Perna (www.alessandroluigiperna.com) e prodotta da Eff&Ci – Facciamo Cose (www.effeci-facciamocose.com), la mostra fa parte del progetto History & Photography (www.history-and-photography.com) che ha per obiettivo raccontare la Storia con la Fotografia (e la Storia della Fotografia) valorizzando gli archivi storici fotografici nazionali e internazionali, sia pubblici che privati. Rivolta al grande pubblico e a scuole e università, le immagini sono visibili via web (anche una volta terminata l’esposizione) sia ai professori per fare lezione in classe in autonomia che ai privati per l’home vision – due nuovi servizi che rendono il progetto H&P all’avanguardia in Italia (vedi più avanti i relativi approfondimenti).
Sede dell’esposizione:
la Casa di Vetro
Info per il pubblico:
Tel. 02.55.01.95.65