E’ polemica a Lodi, dove il consiglio comunale ha dato il via libera all’intitolazione di una via a Sergio Ramelli, 18enne militante del Fronte della Gioventù ucciso a Milano nel 1975. 19 i voti favorevoli, 7 i voti contrari. La mozione, presentata all’ordine del giorno, è stata proposta da Fratelli D’Italia. “E’ importante la memoria sempre, tutta. E’ importante ricordare le vittime dell’olocausto, i morti di destra e i morti di sinistra”, ha sottolineato il vicesindaco Lorenzo Maggi, sostenitore della mozione. La famiglia di Sergio Ramelli era di origini lodigiane e lo stesso ragazzo è seppellito nel cimitero di Lodi. Ieri durante il consiglio comunale si è tenuto un presidio sotto il palazzo comunale. Era presente anche la presidente dell’Anpi del lodigiano, la settantenne Isa Ottobelli, per dire no all’intitolazione di una via di Lodi a Sergio Ramelli. “A questo punto – sostiene Ottobelli – andrebbe dedicata una via a tutti quelli morti in quelle condizioni. E in quegli anni sono stati tanti. Perché solo lui? Non ha senso. Non c’è una motivazione che riteniamo valida. Abbiamo proposto invece – conclude l’esponente dell’Anpi – l’intitolazione di una piazza o di uno spazio, a tutte le vittime della violenza politica. Allora in quel caso lì siamo d’accordo”.