Nonostante quanto affermato in un comunicato stampa della Regione Carabinieri Forestale Lombardia, Gruppo Carabinieri Forestale Milano, non ci sarebbe alcun rinvio a giudizio per gli amministratori della Cava “Eredi Bellasio” di Pregnana Milanese. Lo afferma lo studio legale che segue il caso per la società Eredi di Bellasio Eugenio S.n.c. di Bellasio Enrico e C, giudicando falsa e diffamatoria la notizia pubblicata non essendo ad oggi stata formulata alcuna imputazione bensi la mera comunicazione di chiusura indagini ex art. 415 bis c.p.p.” Link alla notizia originale
“La vicenda e ancora in fase di vaglio giudiziario – spiega l’avocato – ed i Sig.ri Bellasio hanno richiesto di essere sentiti dalla Procura per fornire la documentazione ed i chiarimenti resisi necessari a seguito delle indagini in corso. La questione involge infatti aspetti amministrativi non ancora definiti, poiche sie in attesa di risposta dai competenti Enti Pubblici relativamente alla richiesta di Cave Bellasio di avvio del procedimento amministrativo seguito alla sentenza del TAR che ha definito il giudizio avente ad oggetto il gia disposto reinserimento nell’ ATE g7 del Piano ave della Provincia di Milano dell arca in questione, di proprieta’ di Cave Bellasio ed insistente nel Comune di Vanzago, già ricomprese nel perimetro di cava dalla D.C.R. n. 166/2006.
Per Vs. corretta informativa rilevo che l’area in questione risultava inserita tra gli ambiti territoriali estrattivi nel Piano Cave previgente della Provincia di Milano, e dunque la societa Bellasio ha da sempre esercitato su detti terreni la propria attività di escavazione e le attività connesse piu recentemente, a causa di vizi formali nella procedura di approvazione del nuovo Piano Cave, si sono susseguiti provvedimenti amministrativi e giudiziali che hanno determinato una situazione ad oggi non definita quanto all’inserimento o meno nell’ATE g7 delle aree ubicate nel Comune di Vanzago; di qui gli accertamenti in corso”.