Design, apre a Milano il museo Adi-Compasso d’Oro

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Sarà aperto al pubblico nel giugno prossimo e avrà una superficie espositiva di 2.400 metri quadrati, cui si aggiungono 600 metri quadrati destinati ai servizi (foyer, caffetteria, bookshop), circa 1.500 metri quadrati di magazzini e circa 500 metri quadrati di uffici, dove ADI trasferirà nei prossimi mesi la sua sede. Sono gli spazi del nuovo ADI design Museum – Compasso d’Oro di Milano, a Porta Volta, al centro dell’area ristrutturata tra le vie Ceresio e Procaccini, in una piazza-giardino aperta al pubblico cui si accede da via Ceresio 7 oppure direttamente dal piazzale del Cimitero Monumentale, dove si sono recati oggi in visita il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Giuseppe Sala accompagnati dal presidente ADI Luciano Galimberti e dal presidente della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro Umberto Cabini.
Prima dell’apertura al pubblico, il 18 aprile prossimo, alla vigilia della Milano Design Week 2020, si terrà nella nuova sede il XXVI Compasso d’Oro ADI, il primo nella storia del premio a vedere la consegna dei riconoscimenti e la mostra dei prodotti scelti dalla giuria internazionale nei nuovi spazi.
Il nuovo museo ha sede negli edifici industriali restaurati che hanno ospitato nel Novecento prima un deposito dei tram milanesi e poi un grande impianto di distribuzione elettrica dell’Enel. Nel museo il pubblico troverà, insieme con mostre a tema, gli oggetti premiati con il Compasso d’Oro che dal 1954 ADI raccoglie nella Collezione storica, affidata a una fondazione appositamente costituita e riconosciuta dal 2004 come bene culturale di interesse nazionale.
È stato presentato oggi anche il logotipo – creato da Ico Migliore, Mara Servetto (Migliore+Servetto Architects) e Italo Lupi – che distinguerà tutte le attività del nuovo museo: un polo culturale che vuole presentare il design al grande pubblico come il risultato della collaborazione di successo tra la creatività dei progettisti e l’intelligenza produttiva delle aziende.

“Questo museo – ha detto Galimberti – è il luogo dove il design sarà presentato al grande pubblico non solo come fenomeno creativo, ma anche come impegno concreto dei progettisti e delle imprese per una società e per un ambiente più vivibili”. “Desideriamo che il muovo museo sia un luogo di incontro non solo per gli specialisti – conclude Cabini – ma per il grande pubblico degli utenti di un design che migliora la vita di tutti”. (MiaNews)

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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