Chiuso per psicosi da coronavirus fino a data da destinarsi. Lo hanno deciso i gestori di un noto ristorante cinese, il Wheat Restaurant di via Bambaia, in zona viale Monza, disertato dai milanesi che ora vedono pericoli di contagio ovunque. Con un post sulla loro pagina Facebook i titolari del locale, che su Google e TripAdvisor gode di ottime recensioni, annunciano: “Dopo una lunga e dolorosa riflessione su quello che sta succedendo nel mondo, e sopratutto in Italia, con grande rammarico abbiamo preso la decisione di chiudere per un po’ e sperare che le fake news finiscano. Alla fine siamo un ristorante che usa materie prime prevalentemente provenienti dall’Italia, al massimo dall’Europa, tutto quanto tracciabile, e sicuramente ordinarle dalla Cina ci conviene assai meno che prenderle al supermercato dietro casa. Dal 2 febbraio, giorno in cui avremmo dovuto festeggiare il capodanno cinese nella Chinatown milanese, abbiamo deciso di chiudere fino a data da definirsi”.
Da giorni ristoratori e negozianti cinesi, a partire da quelli di via Paolo Sarpi, denunciano un crollo degli affari. Inutili i (pochi) appelli alla ragionevolezza: il coronavirus potrebbe nascondersi in ogni involtino primavera. Così, per un malefico sortilegio. O forse perché anche i quotidiani più seri (o almeno godono di questa residua fama) dedicano lenzuolate di articoli sul virus e i politici più sconsiderati usano il coronavirus per spargere i loro veleni propagandistici. È il Carognavirus.