“L’amaca di domani, considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca”. E’ lo spettacolo che Michele Serra porta al Teatro Creberg di Bergamo sabato 1 febbraio. Prosegue con grande successo la tournée: il pubblico ha risposto molto bene all’ esperienza teatrale di Michele Serra, raccontando 27 anni di firma su, La Repubblica
Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale, è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie, che per esistere non sono condannate a parlare?
Le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, sono le protagoniste di questo monologo teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente nel quale Michele Serra apre allo
spettatore la sua bottega di scrittura. Le persone e le cose trattate nel corso degli anni – la politica, la società, le star vere e quelle fasulle, la gente comune, il costume, la
cultura – riemergono dal grande sacco delle parole scritte con
intatta vitalità e qualche sorpresa. Dipanando la matassa della propria scrittura, Michele Serra fornisce anche traccia delle proprie debolezze e delle proprie manie.
Il vero bandolo, come per ogni cosa, forse è nell’infanzia. Il finale, per fortuna, è ancora da scrivere. Una produzione SPAlive in collaborazione con TEATRI UNITI