Individuavano le vittime, coetanei minorenni come loro, e dopo averle condotte in luoghi appartati le derubavano di denaro e cellulare mostrando un coltello a serramanico e minacciandoli di tirare fuori anche una pistola che in realtà non possedevano. Lo scorso sabato 4 gennaio gli agenti del commissariato di Porta Genova hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare per il collocamento in comunità di un 18enne egiziano e due 17enni, uno cinese e l’altro italiano. Il gruppo, nella giornata del 29 gennaio 2019, era riuscito a mettere a segno tre rapine ai danni complessivamente di sei vittime che hanno tutte denunciato il fatto. La prima si è verificata in via Rembrandt, poi il gruppo si è spostato dalle parti di via Osoppo dove sono stati derubati tre giovani tra 16 e 17 anni. E infine la baby gang si è spostata via Senofonte, zona City Life, per colpire l’ultimo malcapitato.
Particolarmente violenta, stando a quanto ricostruito dalla polizia di Stato, la rapina di via Rembrandt dove le due vittime sono state minacciate perché fungessero da esca, fermando il conducente, per portare a termine anche il furto di un motorino. “Venite con noi a scavallare, altrimenti vi beccate il ferro”, la frase che avrebbero proferito i tre minacciando di estrarre un’ipotetica pistola.
Le indagini della polizia hanno permesso di scoprire come i tre giovani rapinatori, che avevano alle spalle precedenti per piccoli furti – il 17enne cinese in passato si era reso responsabile anche di una rapina compiuta con modalità simili a quelle del 29 gennaio -, fossero in contatto con gli esponenti di un’altra baby gang, attiva in zona Arco della Pace, i cui membri erano stati arrestati dai carabinieri della compagnia Duomo. Le bande si scambiavano e vendevano oggetti frutto dei loro crimini come telefoni cellulari e cuffie. (MiaNews)